
Dalla visione alla realtà
Difficile da credere, ma l’idea della lente a contatto ha più di 500 anni! Già nel 1508, quindi in pieno Medioevo, quando la parola “igiene” era ancora ben lontana dall’uso comune, Leonardo da Vinci rifletteva su come l’acqua potesse modificare l’acutezza visiva. Nel 1827, un certo Sir John Herschel propose l’idea di una lente da applicare direttamente sull’occhio. Ci vollero altri 60 anni prima che Adolf Fick sviluppasse la prima lente a contatto funzionante in vetro. Quei primi modelli erano tutt’altro che comodi; paragonabili a un coperchio di vetro sull’occhio.
Lenti per tutte e per tutti
Negli ultimi decenni lo sviluppo è progredito a grande velocità. Le lenti a contatto moderne sono realizzate con materiali altamente traspiranti, che migliorano notevolmente il comfort e sono più delicati per l’occhio. Lenti giornaliere, mensili o annuali: per quasi ogni esigenza esiste la soluzione giusta. Anche difetti visivi importanti possono essere corretti, senza che chi vi guarda se ne accorga. Chi ha un astigmatismo trae beneficio dalle lenti toriche, mentre le lenti multifocali compensano i disturbi visivi legati all’età. Chi soffre di patologie oculari può comunque godere di una visione senza montatura grazie alle lenti sclerali. E le lenti Ortho-K correggono i difetti visivi durante il sonno. Un sogno! E lo sviluppo continua.
Smart Lenses: una visione del futuro?
In futuro le lenti a contatto potrebbero diventare molto più di un semplice ausilio visivo. Le idee non mancano, alcune più concrete, altre ancora in fase sperimentale. Le lenti per la realtà aumentata, ad esempio, potrebbero proiettare contenuti digitali direttamente nel campo visivo – rendendo superflui gli occhiali. Innovazioni in ambito medico, come le lenti che misurano il glucosio, potrebbero aiutare le persone con diabete a monitorare il livello di zuccheri nel sangue. E lenti con messa a fuoco automatica potrebbero correggere la presbiopia senza bisogno di occhiali da lettura. Sembra fantascienza? – Forse. Ma alcune di queste tecnologie sono già in fase di sviluppo e potrebbero, almeno in teoria, migliorare ancora di più la vita quotidiana di milioni di persone.

Lenti a contatto sostenibili: uno sguardo alla sostenibilità
Neanche le lenti a contatto possono ignorare il tema della protezione del clima. Alcuni produttori stanno già lavorando a lenti biodegradabili, con un impatto meno significativo sull’ambiente. I programmi di riciclaggio per le vecchie lenti e le loro confezioni contribuiscono a ridurre i rifiuti di plastica. Inoltre, i materiali innovativi garantiscono lenti più durevoli, con un impatto minore in termini di risorse. Vederci bene con la coscienza pulita non sarà più soltanto uno slogan pubblicitario, ma, si spera presto, una realtà vissuta.Appassionati di lenti, anche senza difetti visivi
Le lenti a contatto da tempo non sono più solo un ausilio visivo. Basta dare uno sguardo all’offerta di lenti senza gradazione, ma ricche di colore, per capirlo. Chi ha voglia di cambiare look non deve certo augurarsi un peggioramento della vista, ma può giocare con lenti colorate per modificare l’iride a piacere. Le lenti colorate, sia potenzianti che coprenti, esistono naturalmente anche con valori diottrici. Le lenti per Halloween o cosplay regalano effetti spettacolari, ma purtroppo talvolta fanno anche notizia quando qualcuno le indossa e utilizza in modo troppo superficiale.
Persone, non macchine: l’adattamento rimane un lavoro artigianale
Per quanto impressionanti possano essere le tecnologie moderne, non sostituiscono l’adattamento professionale da parte di un ottico. Ogni occhio è unico, e solo un adattamento preciso può garantire che la lente aderisca perfettamente, consenta il giusto apporto di ossigeno e mantenga l’occhio sano a lungo termine. Ancora oggi, molte persone pensano che un semplice test della vista sia sufficiente. In realtà, l’adattamento comporta molti altri passaggi. Com’è conformata la cornea? Qual è la composizione del liquido lacrimale? Ci sono caratteristiche individuali da tenere in considerazione? – Sulla base di queste misurazioni, l’ottico seleziona il tipo di lente più adatto e adatta un primo paio di prova. Per questo vengono utilizzati dispositivi moderni, come gli scanner topografici. Questi permettono di misurare la superficie dell’occhio con precisione millimetrica. Ma solo un professionista esperto è in grado di valutare definitivamente se la lente è davvero adatta e garantirà una visione nitida.